Scienze Motorie
Sport&Sport
TRAGUARDI:
Avvicinarsi alle principali discipline dell'atletica leggera cercando di comprenderne le regole e i principali aspetti tecnici.
Saper riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri.
Dimostrare consapevolezza del cambiamento del corpo in età evolutiva in relazione al movimento.
Collaborare all’interno del gruppo, incentivando lo spirito di gruppo e ponendo attenzione agli elementi più fragili.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
Realizzare sequenze motorie sempre più complesse all'interno delle varie fasi dell'allenamento.
Riconoscere e valutare traiettorie, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie.
Acquisire, sviluppare e consolidare schemi motori e capacità coordinative generali/speciali, definendo così una base per un corretto stile di vita ed un supporto preventivo rispetto a possibili traumi legati a future attività sportive o della vita quotidiana.
Conoscere il proprio corpo, aumentare la percezione di sé e acquisire sicurezza nelle discipline sportive trattate.
Aumentare la capacità di resistere e prolungare l'attività nonostante l'intensità dello sforzo percepito.
IL PERCORSO:
i ragazzi affronteranno una serie di esercitazioni basate su di una progressione didattica che li porterà a confrontarsi con il gesto completo delle discipline sportive considerate, passando però per esercizi aspecifici che aiuteranno gli studenti nell'apprendera in maniera più approfondita la disciplina stessa.
Caduta: dividere a coppie i ragazzi sui 4 lati del tappetone, eseguire salto all’indietro con atterraggio di schiena prima a due piedi poi uno. Con progressione di salto in lunghezza e poi in altezza.
Salto frontale: rincorsa rettilinea e salto frontale
Sforbiciata con rincorsa diagonale e in curva: se il ragazzo parte da destra stacca con la sinistra cioè la destra si stacca per prima ( prima a distanza breve e laterale rispetto alla zona di stacco; poi aumento la distanza e durante la rincorsa eseguo una piccola curva prima dello stacco)
Stacchi con rotazione e arrivo in piedi sulla zona di ricaduta: togliere asticella, rincorsa completa in curva e atterraggio in piedi di spalle
Fosbury grezzo completo
PROGRESSIONE:
Salto in Alto 1:
fila 1 - Skip Alto (focus su coordinazione braccia e appoggio avampiede); fila 2 - 4 o 5 ostacoli, mono skip 2 volte a destra e due volte a sinistra, ritmo lento (focus su esecuzione movimento e altezza skip)
fila 1 - Calciata Dietro (focus su coordinazione braccia e appoggio avampiede); fila 2 - 4 o 5 ostacoli,superamento ostacolo frontale e accompagnamento laterale altra gamba due volte dx e due volte sx, ritmo lento (focus su esecuzione movimento e altezza skip)
2 file - rincorsa, stacco singolo e atterraggio a due piedi sul tappeto
stacco a due piedi dando le spalle al tappeto, atterraggio di schiena sul tappeto (focus su appoggio schiena e aiuto arti superiori nel salto).
Salto in Alto 2:
fila 1 - Skip Alto (focus su coordinazione braccia e appoggio avampiede); fila 2 - 4 o 5 ostacoli, mono skip 2 volte a destra e due volte a sinistra, ritmo lento (focus su esecuzione movimento e altezza skip)
fila 1 - Skip laterale (focus su coordinazione braccia e appoggio avampiede); fila 2 - 4 o 5 ostacoli, superamento ostacolo frontale e accompagnamento laterale altra gamba due volte dx e due volte sx, ritmo lento (focus su esecuzione movimento e altezza skip)
2 file - rincorsa, stacco singolo e atterraggio a due piedi sul tappeto
stacco a due piedi dando le spalle al tappeto, atterraggio di schiena sul tappeto (focus su appoggio schiena e aiuto arti superiori nel salto) - Eseguire se il gruppo lo “richiede”
2 file - partenza laterale/diagonale al tappeto, stacco con piede lontano al tappeto e atterraggio con altro piede sul tappeto.
Salto in Alto 3:
fila 1 - Skip Alto (focus su coordinazione braccia e appoggio avampiede); fila 2 - 4 o 5 ostacoli, mono skip 2 volte a destra e due volte a sinistra, ritmo lento (focus su esecuzione movimento e altezza skip)
fila 1 - Skip laterale (focus su coordinazione braccia e appoggio avampiede); fila 2 - 4 o 5 ostacoli, partenza esterna all’ostacolo e sforbiciata a gamba tesa sollevando la l’arto sopra all’ostacolo due volte dx e due volte sx, ritmo lento (focus su esecuzione movimento e altezza skip)
2 file - rincorsa, stacco singolo e atterraggio a due piedi sul tappeto - Eseguire se il gruppo lo “richiede”
stacco a due piedi dando le spalle al tappeto, atterraggio di schiena sul tappeto (focus su appoggio schiena e aiuto arti superiori nel salto) - Eseguire se il gruppo lo “richiede”
2 file - partenza laterale/diagonale al tappeto, stacco con piede lontano al tappeto e atterraggio con altro piede sul tappeto.
2 file - eseguire rincorsa con curva stacco col piede lontano al tappeto e atterraggio di schiena ruotando il busto (fosbury grezzo).
Scomponiamo il gesto tecnico in 4 parti (rincorsa, stacco, volo, chiusura/atterraggio).
Rincorsa: 1’corsa in decontrazione (rilassata); 1’corsa ampia (lunghe falcate); 1’corsa rapida (80%); 1’ corsa tra ostacoli da saltare
Stacco: simulo l’azione con un passo e salto (ginocchio destro sollevato ad altezza bacino, braccio sinistro avanti, gamba sinistra tesa a terra e braccio destro dietro) ; aumento la rincorsa (5 o 6 passi); posiziono un ostacolo ( es. un elastico a terra) dopo il salto per stimolare il ragazzo a saltare più avanti
Volo: 1-rincorsa stacco a un piede e atterro a piedi uniti su tappetone
2-stacco ed atterro nella buca
Salto in lungo grezzo completo (mi concentro ad atterrare sui talloni)
Esercizio n°1
A coppie i ragazzi utilizzano un pallone da basket per eseguire dei passaggi tra di loro:
da fermi →
- piedi paralleli, lancio frontale del pallone con entrambe le mani da sopra la testa. Il tronco si flette all'indietro completando la spinta delle braccia, i piedi rimangono invece fermi nella posizione iniziale;
-piedi paralleli con le punte rivolte verso l’esterno rispetto al piano frontale. Il lancio della palla è eseguito con la sola mano/braccio preferita/o mentre il tronco questa volta accompagna l’azione dell’arto superiore con una torsione;
-piedi paralleli con le punte rivolte verso l’esterno rispetto al piano frontale. Il lancio della palla è eseguito con la sola mano/braccio preferita/o ma questa volta in fase di preparazione del lancio, il piede davanti si solleva (chi lancia con mano dx avrà quindi piede sx sollevato e viceversa) facendo ricadere il peso del corpo sul piede posteriore. Il lancio eseguito sempre con l’arto superiore dominante, sarà questa volta accompagnato dallo spostamento del peso del corpo da dietro ad avanti. L’alunno quindi inizierà il lancio in equilibrio dinamico sulla gamba posteriore e lo concluderà sempre in equilibrio dinamico sulla gamba anteriore.
Esercizio n°2
con rincorsa→
-lancio frontale a due mani, il tronco accompagna l’azione motoria dell’arto superiore inarcandosi all’indietro completando la fase di carico contribuendo così alla finalità del gesto motorio. I piedi al momento del rilascio del pallone saranno paralleli e fermi;
-la rincorsa sarà svolta in laterale a passo incrociato avanti e il lancio sarà eseguito ad una mano sola;
-la rincorsa sarà svolta in laterale a passo incrociato avanti e il lancio sarà eseguito ad una mano sola ma in questa variante l’alunno porrà particolare attenzione alla fase finale del gesto motorio. Come nell'“esercizio 1” (terzo paragrafo) il lancio inizierà in equilibrio dinamico sulla gamba posteriore e lo si concluderà sempre in equilibrio dinamico sulla gamba anteriore.
Esercizio n°3
I precedenti esercizi sono volutamente aspecifici e progressivi in maniera tale da rispettare tempi ed esigenze di apprendimento differenti, ma anche per scomporre un’azione motoria complessa cosicché possa essere razionalizzata e internalizzata a piccoli passi, e nel miglior modo possibile dai nostri ragazzi.
Questa parte conclusiva prevede quindi l’utilizzo del vortex, provando a compiere un gesto motorio completo in ogni sua parte (rincorsa, carico del peso, lancio, scarico del peso, atterraggio). Inizialmente si possono preferire ancora lanci da fermi per poi progredire con la rincorsa.
FASE 1
ATTIVITA’
Gli alunni vengono divisi equamente in 3 file, ciascuna avente di fronte un esercizio specifico.
Ogni componente della fila, farà 5 volte (serie) l’esercizio di sua competenza prima di passare, insieme, alla fila successiva. Ciascun alunno dovrà compiere 5 serie per ciascuna fila prevista.
SCALETTA PER AGILITÀ
Si salta con una singola gamba all’interno dei quadrati della scaletta, procedendo linearmente in avanti. Ad ogni salto, seguirà una fase di fermo di circa 1 secondo, prima di procedere al salto verso il quadrato successivo. Ad ogni serie si cambierà gamba di appoggio/salto. Il secondo, partirà quando il primo avrà concluso l’esercizio. Per chi riesce, si esegue l’esercizio tenendo una palla con tutte e due le mani.
LANCIO PALLA NEI 3 CERCHI
In atteggiamento in ginocchio, si procederà con una spinta della palla tramite completa estensione degli arti superiori. Frontalmente e linearmente, saranno disposti 3 cerchi, a indicare 3 bersagli. Dal più vicino al più lontano, l’obiettivo è quello di spingere al massimo la palla per prendere il cerchio più lontano possibile. Appena concludo il lancio, corro in allungo per recuperare la palla. Diversi palloni saranno a disposizione della fila, per evitare attese nei recuperi.
NOTA: se si avvisa una difficoltà generale, è possibile sistemare diversi coni bassi al posto dei cerchi, mantenendo l’indicazione di provare a colpire il cono più lontano
LA CARRIOLA ( WHEELBARROW) ED IL CONTADINO
In coppia, un alunno (carriola) si posizionerà in corpo teso, arti superiori ritti, in rapporto inclinato rispetto al suolo. Il compagno (contadino) dovrà prenderlo a livello delle caviglie, posizionandosi tra le gambe. Il contadino “guida”, rispettando però le capacità della carriola, fino al raggiungimento di un cono basso. Raggiunto questo, si invertiranno i ruoli per il ritorno.
NOTE: In caso di fila dispari, si sceglierà un alunno, anche volontario, perché faccia doppio turno ad ogni serie.
NOTE GENERALI: Si consiglia di invertire la direzione della 2a fila rispetto alle altre e posizionarla centralmente, in modo che l’attività di lancio risulti in un’area isolata rispetto alle altre 2 attività
FASE 2
ATTIVITA’
3 SERIE PER OGNI VARIANTE
2 gruppi di 2 file disposte frontalmente. Per ciascun lato di di ogni gruppo, sarà disposto un cono basso ad una distanza definita (circa 10m). Ciascun gruppo avrà un pallone che verrà lanciato verso la fila opposta dal primo della fila. Appena concluso il lancio, e durante la fase aerea, il ricevente dovrà dichiarare il lato (destro o sinistro) verso il quale il lanciatore dovrà correre prima di ricevere la palla. Raggiunto il cono basso, il lanciatore andrà, camminando, verso il fondo della propria fila.
VARIANTI: lancio in atteggiamento da seduto, gambe incrociate → lancio in atteggiamento in ginocchio → in atteggiamento in piedi, semipiegati → in atteggiamento in piedi, appoggio su singola gamba.
ULTERIORI VARIANTI: AUMENTARE LA DISTANZA
NOTE GENERALI:
Disporre i 2 gruppi lungo un’unica linea, con 1 fila di un gruppo che darà “le spalle” alla fila dell’altro gruppo. In questo modo, non dovrebbero esserci interferenza con i lanci e la corsa dei rispettivi gruppi.
FASE 3
ATTIVITA’
Divisi in due gruppi, A e B, 2 serie per VARIANTE (3 varianti). Totali 6 serie per ciascun alunno per ciascun gruppo (A e B). Ogni 2 serie cambio gruppo per ripetere la variante a gruppi invertiti.
NOTA: Se il gruppo fa confusione, si procede con tutte le varianti per ciascun gruppo per poi fare cambio e ripetere le varianti.
GRUPPO A: 6 ripetizioni per serie
Posizionati a circa 4-6m (a seconda delle capacità/possibilità) dal muro, l’alunno dovrà spingere la palla con la massima potenza verso il muro, posto frontalmente. Il rimbalzo permetterà all’alunno di recuperare il pallone e ripetere l’esercizio. Il lancio dovrebbe essere calibrato perché l’alunno non debba scomporsi eccessivamente dalla posizione in cui si trova.
GRUPPO B: 10 ripetizioni per serie
Posti a cerchio, o anche in riga, purché ad una certa distanza (almeno 2m), si esegue la variante per il numero di ripetizioni assegnate.
VARIANTI (gruppo A): 1) lancio in atteggiamento in ginocchio → 2) in atteggiamento in piedi, semipiegati → 3) in atteggiamento in piedi, appoggio su singola gamba.
VARIANTI (gruppo B): 1) Squat, accosciata 2) Squat jump, salto dalla posizione di semipiegata. (senza oscillazione arti superiori) 3) Countermovement squat jump, salto incontro-movimento dalla posizione di semipiegata (con oscillazione arti superiori)
FASE4
ATTIVITA'
Progressione didattica per il lancio con singola mano, a partire dalla scelta dell’arto preferito.
Circa 2-3 serie per ciascuna progressione.
1) In riga, ciascuno con una pallina da tennis (in diverse file se è limitato il n. di palline/pesi). Fronte alla direzione di lancio. Attenzione alla presa specifica della pallina, dunque all’estensione completa dell’arto e alla parabola di lancio
2) Introdurre un appoggio “sfalzato” degli arti inferiori sul piano sagittale, in accordo con l’arto superiore scelto. Dunque porre enfasi sulla torsione del busto verso il lato d’appoggio della pallina sulla spalla come strategia di “caricamento”.
3) Ripetere entrambe le progressioni con il peso da gara
INTRODURRE LA TECNICA DI GETTO DEL PESO CON RINCORSA IN TRASLOCAZIONE
Forma “a T”(inclinarsi in avanti con singolo appoggio e contrapposta in estensione), con peso posizionato ed in presa.
Dalla forma “a T”, piccola traslocazione posteriore
Si aggiunge, dopo la traslocazione, appoggio del piede libero e torsione
Si completa il gesto
FASE 1
ATTIVITA’ 1
Alunni posti su una riga, fronte al muro. In atteggiamento corpo teso ed inclinato in avanti, arti superiori ritti in appoggio al muro. Si definisce la posizione di partenza per l'esercizio: si solleva un ginocchio verso l'alto, immaginando di voler allontanare il più possibile le punte dei piedi tra loro. Al comando del docente, e con la massima rapidità, l'alunno dovrà immaginare di dover spingere via il pavimento sotto di sé con il piede sollevato. Questa azione determinerà un “cambio” tra gli arti superiori. VARIANTI: al via, 1 cambio e fermi → al via, doppio cambio → al via, triplo cambio
ATTIVITA' 2
3 file per 3 corsie, 4-6 serie per ciascun alunno. Partenza in accelerazione di 30m, con partenza in “caduta in avanti”, arti superiori incrociati posteriormente. Al termine della ripetuta, ciascun alunno raggiungerà la coda della propria fila passando esternamente rispetto all'area di lavoro
FASE 2
ATTIVITA’
3 file per 3 esercizi, 5 serie per ciascuna fila prima di passare alla successiva. Alla fine di ogni serie, l'alunno raggiungerà la coda della propria fila passando esternamente rispetto all'area di esercitazione.
SCALETTA AGILITA'
Scaletta posta in direzione frontale e lineare davanti alla fila. Si imposta uno skip basso sul posto per poi “entrare” nell'esercizio quando pronti. 2 tocchi per ogni quadrato in avanzamento. Terminata la scaletta, si prosegue con una corsa in accelerazione lineare di circa 20m (un cono basso segnerà l'arrivo). Focus sul ritmo, consigliando anche di “contare” a voce alta.
2) OSTACOLI BASSI
Saltare a piedi pari l'ostacolo, fermandosi circa 1'' prima di procedere con il salto successivo. Terminata la sequenza di ostacoli, si prosegue con una corsa in accelerazione lineare di circa 15m (un cono basso segnerà l'arrivo). Focus sull'avampiede e “piedi uniti”. Si può consigliare di immaginare di saltare su delle uova (per evitare urti pesanti), di avere le scarpe allacciate tra loro (per evitare di allontanare i piedi) e di dire ad alta voce una parola (inventata dall'alunno o dal docente) ad ogni atterraggio (per assicurare la pausa ad ogni salto)
3) SALTI VERTICALI IN AVANZAMENTO DA COMPLETA ACCOSCIATA
Si procede saltando “come rane” linearmente e frontalmente per 10m (coni bassi indicheranno la distanza). Dall'accosciata si svilupperà un salto, con enfasi verticale. Terminata la distanza, si prosegue con una corsa in accelerazione lineare di circa 10m
FASE 3
ATTIVITA’ 1
3 file, direzione frontale e lineare, lunghezza di 10m. Al termine dell'esecuzione, si raggiunge la coda della propria fila
Marcia sul posto, al via del docente marcia in avanzamento. Focus sulla spinta. Si chiede a chi esegue di “nascondere” la suola al compagno dietro (per assicurarsi una tecnica più corretta)
2) Balzi sull'avampiede in avanzamento frontale, gambe “ritte”
3) Balzi sull'avampiede in avanzamento laterale sn/dn
4) Balzi sull'avampiede in avanzamento laterale dn/sn
5) Balzi sull'avampiede in avanzamento posteriore
ATTIVITA' 2
In cerchio, il docente spiega la tecnica di partenza:
• Si posizionano i piedi con i talloni a contatto, 90° di apertura. Facendo perno sull'avampiede del piede con la punta rivolta verso l'esterno, si ruota internamente lo stesso, fino a creare una linea parallela con l'altro piede. A questo punto, una linea immaginaria dovrebbe congiungere punta di un piede e tallone dell'altro piede, posti entrambi sotto al bacino, ad una distanza di 15-20cm circa.
• Si cerca di orientare l'attenzione sul carico percepito, che dovrà essere circa del 70% sul piede anteriore rispetto a quello posteriore, con una sensazione di sbilanciamento in avanti.
• Il tallone del piede posteriore dovrà risultare sollevato, mentre si chiede di inclinare il busto in avanti, sempre mantenendo maggior carico sul piede anteriore, evitando che questo si sollevi a livello dal tallone e chiedendo che il peso sia ben distribuito su di esso.
• Si chiede dunque di far caso al posizionamento degli arti superiori, contrapposti relativamente alla gamba che si è scelta come appoggio/spinta
• Dopo una correzione generale, si procede alla prova
ATTIVITA' 3
3 file, direzione frontale e lineare, lunghezza di 30m. Al termine dell'esecuzione, si raggiunge la coda della propria fila evitando l'area di esercitazione. 3 serie/ripetute per alunno. Si raggiunge la posizione di partenza appena spiegata al segnale “pronti”. Al segnale “partenza”, si inclina il busto in avanti e si carica ulteriormente la gamba di spinta, dunque al “via” si parte. Si chiede a chi è in attesa, di valutare la posizione di partenza dei compagni e discutere di eventuali errori notati Si pone enfasi su come eventuali errori possano limitare le capacità di espressione di potenza, rallentando così il gesto.
FASE 4
ATTIVITA'
Si invitano i ragazzi a provare un riscaldamento specifico, sulla base di quanto visto per la corsa veloce. Eventualmente, si suggerisce una progressione. Si dividono i ragazzi in batterie da 3-4, dunque si procede con la valutazione dei tempi sui 100m. In questo modo, gli alunni proveranno a confrontarsi con la competizione specifica ed il docente avrà i dati (misurando i tempi) per svolgere un lavoro specifico, con particolare riferimento alla staffetta 4x100.
Andremo ad utilizzare il metodo del “fartlek”, giocando quindi sulla variazione di velocità durante la corsa andando ad incrementare gradualmente il volume di lavoro, provando a rispettare i diversi punti di partenza dei nostri ragazzi, le loro capacità di resistenza e la loro capacità di lavorare contro la fatica. Per rispettare ciò che è stato precedentemente scritto inizieremo da:
una durata del lavoro molto bassa, per quanto riguarda la prima giornata si effettueranno ripetizioni di massimo un minuto;
poche ripetizioni, direi non più di due massimo tre;
chiederemo ai nostri ragazzi di non superare circa il 70% della loro massima velocità nei settori in cui si dovrà aumentare la frequenza di passo; così come si aggireranno intorno a circa il 40% della loro massima velocità nei momenti in cui si dovrà tenere un ritmo più basso.
Prima giornata: tre ripetizioni di un minuto con cambio di velocità ogni 15 secondi; la pausa tra una ripetizione e l’altra equivale alla durata del lavoro (1 minuto), in cui i ragazzi svolgeranno una pausa attiva camminando per la pista;
Seconda giornata: andremo ad aumentare solo il numero delle ripetizioni, che passeranno da tre a cinque tenendo invece invariate le tempistiche di variazione della velocità, i tempi di riposo e le percentuali di sforzo da mantenere;
Terza giornata: andremo ad aumentare il tempo di lavoro e diminuiremo invece il numero delle ripetizioni (con le pause manteniamo ancora il rapporto 1:1 con il lavoro). Quindi tre ripetizioni da due minuti ciascuna con variazioni di velocità ogni 20 secondi, intervallate da due minuti di camminata (pausa attiva);
Quarta giornata: quattro ripetizioni da due minuti con variazione di velocità ogni 20 secondi (due minuti di pausa attiva tra le ripetizioni);
Quinta giornata: si replica la quarta giornata per quanto riguarda numero di ripetizioni e rapporto pausa/lavoro ma le variazioni di velocità verranno effettuate ogni 30 secondi;
Sesta giornata: due ripetizioni da 4
INDICATORI DI VALUTAZIONE
Premessa: nella valutazione si terrà in considerazione il percorso effettuato da ogni alunno valutando il livello di partenza, la progressione nell’apprendimento, la volontà e l’impegno dimostrati durante le lezioni, la partecipazione al dialogo educativo, inteso come abitudine alla lealtà, alla socialità ed alla correttezza reciproca.
COMPETENZA DISCIPLINARE
DM2: conosce ed utilizza regole e tecniche delle attività ludico-sportive.